Escrursioni in montagna: CAI Agrate Brianza

Escursioni

FRACISCIO - RIFUGIO CHIAVENNA

Ci incamminiamo su un'ampia mulattiera in salita e ben presto superiamo l'ampio letto di un torrente in secca. Dopo un tratto in piano riprendiamo a salire; alla nostra sinistra c'è un bosco di larici e a destra il Torrente Rabbiosa. Più avanti, dopo una breve salita, raggiungiamo uno slargo; ora la mulattiera si restringe e la pendenza aumenta. Superiamo alcuni gradini di pietra e troviamo un cartello che indica l'Alpe Angeloga davanti a noi Il percorso si restringe ulteriormente. Saliamo con alcuni tornantini verso un monolite di roccia accanto al quale troviamo un crocefisso di legno (m. 1600).Continuiamo in salita, a volte agevolati da alcuni gradini di roccia. Poi superiamo un torrente e, dopo un tratto quasi in piano, riprendiamo a salire. Il sentiero piega a sinistra (freccia rossa). Continuiamo seguendo i segnavia (bandierine bianco-rosse e triangoli rossi). Stiamo per affrontare la parte più faticosa; dovremo infatti risalire la montagna davanti a noi, volgendo le spalle al torrente Rabbiosa. In piano oltrepassiamo un torrente in secca e subito riprendiamo a salire. Alla nostra destra già si vede la vetta del Pizzo Stella. Percorriamo ancora pochi passi in piano, poi iniziamo a salire ripidamente. La serie di corti tornanti è lunga e faticosa. Passiamo accanto a una piccola cascata (m. 1870). Una scalinata ci conduce verso un varco tra la roccia (m. 1915) dove troviamo una piccola croce di ferro. Continuiamo con un breve tratto in piano durante il quale superiamo due rivoli d'acqua che scendono dalla montagna formando delle piccole cascate. Torniamo a salire e poi percorriamo pochi passi in piano avvicinandoci ad un torrente. Raggiuntolo, riprendiamo a salire al suo fianco. Troviamo una scritta in rosso che indica il Rifugio Chiavenna a dieci minuti Seguendo il torrente entriamo in una valletta fra pareti rocciose. Procediamo dapprima in leggera salita poi superiamo alcuni massi e roccette abbastanza ripidamente davanti a noi ci sono i prati dell'Alpe Angeloga. Aggirato un dosso sulla cui sommità un cippo ricorda i caduti delle guerre, raggiungiamo il lago e il rifugio.

Tel. Rifugio: 0343 50490

   

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