Ci
incamminiamo su un'ampia mulattiera in salita e ben presto superiamo l'ampio
letto di un torrente in secca. Dopo un tratto in piano riprendiamo a salire;
alla nostra sinistra c'è un bosco di larici e a destra il Torrente Rabbiosa.
Più avanti, dopo una breve salita, raggiungiamo uno slargo; ora la mulattiera
si restringe e la pendenza aumenta. Superiamo alcuni gradini di pietra e
troviamo un cartello che indica l'Alpe Angeloga
davanti a noi Il percorso si restringe ulteriormente. Saliamo con alcuni
tornantini verso un monolite di roccia accanto al quale troviamo un crocefisso
di legno (m. 1600).Continuiamo in salita, a volte agevolati da alcuni gradini
di roccia. Poi superiamo un torrente e, dopo un tratto quasi in piano,
riprendiamo a salire. Il sentiero piega a sinistra (freccia rossa). Continuiamo
seguendo i segnavia (bandierine bianco-rosse e triangoli rossi). Stiamo per
affrontare la parte più faticosa; dovremo infatti risalire la montagna davanti
a noi, volgendo le spalle al torrente Rabbiosa. In piano oltrepassiamo un
torrente in secca e subito riprendiamo a salire. Alla nostra destra già si vede
la vetta del Pizzo Stella. Percorriamo ancora pochi passi in piano, poi
iniziamo a salire ripidamente. La serie di corti tornanti è lunga e faticosa.
Passiamo accanto a una piccola cascata (m. 1870). Una scalinata ci conduce
verso un varco tra la roccia (m. 1915) dove troviamo una piccola croce di
ferro. Continuiamo con un breve tratto in piano durante il quale superiamo due
rivoli d'acqua che scendono dalla montagna formando delle piccole cascate.
Torniamo a salire e poi percorriamo pochi passi in piano avvicinandoci ad un
torrente. Raggiuntolo, riprendiamo a salire al suo fianco. Troviamo una scritta
in rosso che indica il Rifugio Chiavenna a dieci minuti Seguendo il torrente
entriamo in una valletta fra pareti rocciose. Procediamo dapprima in leggera
salita poi superiamo alcuni massi e roccette
abbastanza ripidamente davanti a noi ci sono i prati dell'Alpe Angeloga.
Aggirato un dosso sulla cui sommità un cippo ricorda i caduti delle guerre,
raggiungiamo il lago e il rifugio.
Tel.
Rifugio: 0343 50490
