Ci incamminiamo lungo la strada asfaltata in direzione del salto delle casse. Ci inoltriamo nel bosco di faggi, superiamo la cappelle dalla Via Crucis per poi uscire su di un pianoro, in prossimità di una voluminosa roccia nota come "la balena" raggiungiamo il Lago di Altillone m 1249. Superato il laghetto ci troviamo sulla balconata su cui sorgono le case e i fienili, sovrastati dalla chiesetta risalente al 1644 dedicata alla Visitazione della Madonna. Lasciamo l'abitato e proseguiamo verso il bosco detto: "la faggeta dei camosci". Percorriamo i suoi crinali attraverso uno spettacolare saliscendi che si svolge tortuoso e lunghissimo in un ambiente mutevole. Dopo aver guadato alcuni ruscelli, giungiamo al punto in cui il sentiero si immette sulla sterrata che sale da Chioso per raggiungere l'ampio bacino, compreso tra la Punta di Tanzonia ed il Pizzo Martello, identificato come il comprensorio delle Alpi di Vova 1400 m. All'ingresso dell'alpe pieghiamo a sinistra e in leggera salita transitiamo per la località Cangei per poi raggiungere, su un sentiero ben marcato, il piccolo abitato di Case Francoli m 1555 con pregevoli abitazioni ben sistemate e conservate. Lasciato Case Francoli, per sentiero comodo e pianeggiante, arriviamo alla sella da cui scendiamo a Salecchio Superiore m 1509 in circa 3 ore. Con le sue belle case walser in perfetta armonia con l'ambiente naturale che le circonda. Scendiamo, sempre su buon sentiero, sino ad arrivare a Salecchio Inferiore m 1322 che presenta le sue suggestive testimonianze: la scuola elementare Virgilio, il cimitero con le piccole croci gotiche la Chiesa di Santa Maria. Da Salecchio inferiore scendiamo nel bosco, tralasciamo la moderna galleria per percorrere la vecchia mulattiera che con i suoi grossi gradoni in pietra ancora in ottimo stato, passa ai piedi di un grande roccione spiovente e raggiunge rapidamente il fondovalle pervenendo alla frazione Passo m 790, dove concludiamo l'escursione tra le numerose testimonianze tra un pezzo di storia.
