L’itinerario inizia a Sementina, in via alla Serta. Dopo aver attraversato il
portale dei cosiddetti "Fortini della fame", si segue un sentiero che poi si
congiunge con via delle Vigne, per abbandonarla nei pressi di un chiosco
non presidiato. Si sale nel bosco fino ad un bivio che a sinistra porta a San
Defendente . Lo splendido pianoro di San Defendente ospita l’omonimo
oratorio di origini tardo medioevali con affreschi risalenti al XVI secolo. Da
San Defendente il paesaggio cambia e le vigne lasciano il posto alla selva
castanile che caratterizza poi tutto il percorso. Avvicinandosi al ponte
tibetano, tra la folta vegetazione si possono scorgere i Castelli di
Bellinzona, la chiesa di S. Bernardo e i pianori di Curzútt. Il ponte tibetano
appare nella sua sottile eleganza solo verso l’ultimo tratto di sentiero. I
suoi 270 m di lunghezza impressionano ancora prima di imboccarlo. Il suo
attraversamento è reso agevole e sicuro da un camminamento con 728
tavole in legno di larice, da una rete metallica ai lati e da un corrimano
posto alla sua estremità. Per chi non soffre troppo di vertigini è bello
fermarsi a metà, a 130 m di altezza sul fondovalle, per ammirare il
panorama sul Piano di Magadino e sulle montagne circostanti, mentre in
lontananza si scorgono anche i Castelli di Bellinzona. Oltrepassato il ponte,
l'itinerario attraversa una zona piuttosto impervia, prima di giungere alla
chiesa di San Bernardo, monumento di importanza nazionale. Da qui si
prosegue per il nucleo di Curzùtt e, dopo una breve visita, si segue il
sentiero che ci ricondurrà a Sementina.
