Da Sondrio, lungo la strada provinciale numero 15,
risaliamo in auto la Valmalenco e, oltrepassato il paese
di Chiesa, prendiamo a destra per Lanzada, in Valle Lanterna. Si
supera l’abitato della località Franscia, dove la carrozzabile si fa più stretta,
proseguiamo per Campo Moro (1.990 metri) e ci lasciamo alle spalle
i rifugi Zoia e Poschiavino. Poco dopo la strada diventa
sterrata e, costeggiando l’invaso idroelettrico di Campo Moro, in breve tempo
ci porta al parcheggio alla base della diga dell’alpe Gera (2.024
metri). Ci si incammina al cospetto dell’alta muraglia dello sbarramento
artificiale. Quasi subito una suggestiva passerella conduce alla sua
sommità. Percorrendo la massicciata arriviamo sulla sponda opposta del lago e
si prende quota lungo le pendici orientali del sasso Moro, a picco sul
bacino, seguendo il sentiero numero 305. L’itinerario, tra pascoli e
alcuni tratti più ripidi, è arricchito da una bellissima vista sulla Valle
Poschiavina. La nostra prima meta è il rifugio Bignami (2.401 metri),
sempre visibile durante l’avvicinamento. Volgendo lo sguardo a nord lo
spettacolo è offerto dalla straordinaria seraccata del ghiacciaio di
Fellaria. Dall’alpe omonima, nelle immediate vicinanze del rifugio, si sviluppa
il sentiero glaciologico Luigi Marson, realizzato da Servizio
glaciologico lombardo che, grazie ai tracciati A e B, permette di
raggiungere le due vedrette del Fellaria, quella occidentale e quella
orientale. Optiamo per il secondo, meno impegnativo. Il sentiero, ben segnalato
con bolli e frecce azzurre, sale tra prati e sfasciumi. Si prosegue su
morene e rocce levigate dal ritiro del ghiaccio fino a una piana detritica a
poco meno di 2.500 metri di altitudine. Grazie a un ponticello in
legno oltrepassiamo il torrente e serpeggiando nella piana incontriamo le
targhe che indicano il ritiro del Fellaria. In breve avvistiamo la nostra
meta, il bel lago alla base del ghiacciaio (2.604 metri),
formatosi grazie allo sbarramento naturale prodotto dalla morena e alimentato
dalla grande quantità di acque di scioglimento.
