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E’ la festa del paese e non ci si può esimere dall’abbuffata ma alla fine del pranzo scatta il rimorso di coscienza. Mi alzo da tavola dicendo: “chi mi ama mi segua”. Evidentemente ho peccato di presunzione in quanto mi ritrovo solo in macchina alla volta del Passo della Presolana, destinazione Monte Scanapà. Il dislivello basta appena per conquistare un misero punto del concorso perciò punto tutto sull’agonismo. Metto le gambe in modalità “corsa” e parto dal Passo alle 16,10. Naturalmente alla prima curva mi accorgo di essere più lento di quando cammino perciò reinserisco la modalità “camminata”. Il ritmo migliora e in 50 minuti copro i 372m di dislivello che mi separano dalla cima. Foto di rito al tramonto che non c’è e via in discesa; questa volta di corsa (20 minuti). Ottimo, mi sono meritato un’altra fetta di torta di latte.